Pubblicato il 3 Febbraio 2020

La piscina sostenibile

Dal punto di vista dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale le piscine sono un caso particolarmente interessante da trattare. Le piscine, soprattutto quelle pubbliche coperte, infatti sono strutture ad alto consumo energetico per le seguenti caratteristiche: trattamento dell’aria, trattamento dell’acqua, illuminazione, riscaldamento degli ambienti e dell’acqua, impiego di acqua a fini sanitari e per le vasche.

Per queste ragioni i costi energetici sono la voce principale nel bilancio delle piscine. Adottare misure per migliorare l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale possono portare a risultati davvero notevoli.

Molte piscine presenti nelle nostre città sono datate, con una struttura edilizia a volte scadente, sistemi di pompaggio vecchi e unità di trattamento dell’aria non efficienti.

Il problema dell’efficienza energetica

Le misure per migliorare l’efficienza energetica possono essere così raggruppate:

  1. Interventi per ridurre gli sprechi.
  2. Interventi per aumentare i recuperi di energia.
  3. Sostituzione di impianti tradizionali con impianti a più alta efficienza o alimentati da fonti rinnovabili.

Nel caso di piscine pubbliche coperte (impianti sportivi, SPA, alberghi, ecc.) gli alti consumi energetici sono da dovuti alla necessità di trattamento continuo di grandi quantità di aria e di acqua. L’interazione tra queste due masse termiche è il punto chiave per ottimizzare gestione della struttura. Da un lato occorre mantenere l’acqua della vasca ad una temperatura adatta alle attività praticate. Da un altro lato occorre fare circolare continuamente l’acqua per poterla ricambiare.

La forte evaporazione di acqua verso l’aria degli ambienti comporta una perdita di energia termica dell’acqua, una perdita di massa e infine un peggioramento delle condizioni igrometriche dell’ambiente. Più è forte questo fenomeno e tanto più sarà l’energia persa ed il peggioramento della qualità dell’aria dato l’aumento dell’umidità e del cloro nell’aria.

Per queste ragioni le misure che danno migliori risultati dal punto di vista energetico andranno a intervenire sugli impianti di trattamento dell’acqua e dell’aria.

Gli interventi:

  • Prima di tutto, se non presenti, bisogna installare delle pompe di circolazione a numero di giri variabile e ad alta efficienza. Un miglioramento anche piccolo del rendimento e, dato l’alto numero di ore di funzionamento e le masse da ricircolare, può portare a importanti risparmi energetici. Il funzionamento di queste pompe deve essere ottimizzato, tenendo conto della temperatura dell’acqua, della qualità dell’acqua, dell’occupazione della vasca e delle attività in essa pianificate.
  • L’unita di trattamento aria (UTA) deve possedere un recuperatore di calore a flussi incrociati in modo da recuperare parte del calore contenuto nell’aria che viene espulsa per cederlo all’aria esterna che verrà immessa nell’ambiente. Anche questo impianto va ottimizzato in base alle condizioni termo-igrometriche dell’ambiente, alla qualità dell’aria, che include la misura del cloro come indicatore dell’evaporazione e all’occupazione dell’ambiente.
  • Interventi sull’illuminazione: per l’illuminazione di una potenza elettrica installata può essere elevata, come anche il numero di ore durante le quali le luci rimangono accese. È consigliabile di passare all’illuminazione LED. Si tratta di una tecnologia ormai affermata che ha numerosi vantaggi sia energetici che ambientali. Le lampade LED hanno un’alta efficienza energetica (> 80 lumen/watt), cioè a parità di potenza luminosa consumano molto meno degli altri sistemi di illuminazione. Inoltre, dal punto di vista ambientale non richiedono uno smaltimento speciale come le lampade fluorescenti a basso consumo che contengono mercurio. Per questa ragione sono da considerarsi più sostenibili.
  • Impiego di fonti energetiche rinnovabili – sostituzione di una caldaia tradizionale con una pompa di calore: La pompa di calore è un apparecchio termodinamico. Il suo principio di funzionamento è molto semplice: l’apparecchio cattura calorie dall’aria per restituirle direttamente all’acqua della piscina tramite scambio termodinamico. L’80% dell’energia proviene dall’aria, il 20% dell’energia proviene dalla vostra fornitura di elettricità.
  • Utilizzare una copertura isotermica che limita il fenomeno dell’evaporazione e contiene la dispersione di calore.
  • Utilizzare un robot per la pulizia della vasca: utilizzando i robot pulitori automatici per la pulizia della vasca non si va a sovraccaricare di sporcizia il filtro per cui si riduce il numero di controlavaggi necessari dello stesso e di conseguenza si riduce la frequenza di integrazioni di acqua nuova in vasca. Inoltre questi robot non utilizzando l’energia dell’impianto per muoversi, in quanto sono alimentati dalla corrente elettrica a 24V e sicuramente hanno un consumo inferiore di energia rispetto alle pompe dell’impianto di filtrazione.

Le piscine private domestiche sicuramente hanno dei costi energetici inferiori ma anche qui si possono ottenere dei significativi risultati mettendo in pratica gli interventi sopra illustrati.

Se avete intenzione intenzione di costruire una piscina o ristrutturare la vostra vecchia piscina prendete in considerazione questi interventi che vi permetteranno di ridurre i costi di manutenzione e gestione della piscina.